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Per maggiori informazioni: The Sound Of The Valve

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Hibernaculum

Caratteristiche:

  • Stadio phono MM / MC
  • Due telai: alimentazione e stadio phono
  • Completamente a valvole NOS (8)
  • Trasformatori MC con schermatura in mu-metal
  • Circuito di alimentazione a valvole
  • Condensatori carta/olio
  • RIAA passiva
  • Doppia induttanza
  • 2 ingressi selezionabili MM / MC
  • Interamente cablato in aria
  • Telai in noce massello con piastre in ottone satinato
  • Peso alimentazione Kg. 12
  • Peso sezione RIAA Kg. 6
  • Prezzo € 4.500,00

Digitale o analogico?

Sulle riviste del settore leggiamo ormai da tempo diatribe fra personaggi più o meno noti del settore, di cui uno prende le parti dell'analogico e l’altro le parti del digitale, ebbene, da innumerevoli prove effettuate da noi, l'analogico è nettamente superiore al digitale sia che questi siano CD, SACD, o DVD audio, e nel futuro lo vediamo assai "grigio", in quanto lo standard tuttora è il CD ed il vinile. Altre diavolerie digitali non sono e non saranno mai lo standard per il semplice fatto che il mercato audiofilo incide solo il 10% sulle vendite dei supporti audio, il 90% delle vendite avviene tramite i ragazzini che acquistano i CD con incise compilation del momento.

Per l’ascolto analogico ovviamente qui gioca il fattore sinergia tra piatto, braccio, testina e RIAA. Nelle nostre svariate comparazioni sia nelle rassegne che nei vari seminari abbiamo notato (e ovviamente lo hanno notato anche tutti gli ascoltatori) che un piatto di 30 anni fa (Empire Troubador 598), una testina di 25 anni fa (Supex SDX 1000) affiancati con la nostra RIAA, ha sempre suonato nettamente meglio di qualsiasi fonte digitale di odierna produzione. Prove effettuate anche con fonti digitali di assoluto riferimento mondiale dai costi superiori a 15.000 Euro! Ovviamente, questa è la nostra opinione e non pensiamo sia verità assoluta, ma invitiamo chiunque a comparare il nostro impianto analogico di 30 anni fa con qualsiasi macchina digitale odierna e di qualsiasi costo essa sia. Tutt’ora l'unico front-end digitale che a nostro parere si avvicina notevolmente all’analogico è Ah! Njoe Tjoeb 4000.

Un prezioso consiglio per la salvaguardia del vostro vinile:

Il metodo che personalmente usiamo - e che consigliamo - per lavare i dischi in vinile è di costruirsi in casa la seguente "miscela":

75 parti di acqua distillata, 25 parti di alcool denaturato etilico 94°, 15 gocce di imbibente fotografico. Quest'ultimo è molto importante in quanto evita la formazione di macchie prodotte da gocce d’acqua uniformando l’essiccamento del vinile. ​

Partita I.V.A e Cod. fisc. 02252250184